
20 Mar 2014
L’esperienza di B come Baccalà
Il successo dei prodotti biologici è sotto gli occhi di ogni italiano. Tra i paesi occidentali, l’Italia è al quarto posto in Europa e al sesto nel mondo per volume di spesa complessiva. Il giro di affari, nonostante la crisi, è aumentato di oltre il 6% dal 2012 al 2011, e secondo le previsioni la tendenza dovrebbe rimanere invariata. Il fenomeno della vendita di prodotti biologici si spiega con il desiderio di un cibo più sano, prodotto nel rispetto della natura e degli ecosistemi del pianeta. A verificare i metodi di allevamento e agricoltura, oltre a organismi indipendenti, è la stessa Unione Europea: attraverso una procedura di ispezione, i produttori possono ottenere il logo e la certificazione biologica, confermando così di operare secondo la legislatura vigente. In molti si chiedono tuttavia se questa procedura sia sufficiente per assicurare la qualità del prodotto. Biologico è davvero sinonimo di naturale e genuino? Quante volte questa etichetta finisce per essere un semplice strumento di marketing?
Domande che vengono poste dai consumatori così come dai negozianti specializzati nella vendita di prodotti biologici. È il caso di B come Baccalà, o meglio, è il caso di Barbara, la proprietaria, autentica appassionata di alimentazione sana. La sua ricerca nasce dalla volontà di verificare di persona il valore di ciò che oggi è possibile trovare in commercio, che sia bio o meno. Tra supermercati e aziende agricole, Barbara è arrivata a una conclusione amara ma sincera: non per forza i prodotti biologici sono migliori degli equivalenti certificati. Il problema, almeno in Italia, si chiama burocrazia. Costi elevati ed eccessiva documentazione escludono spesso e volentieri i piccoli coltivatori, a tutto vantaggio di una produzione sì biologica ma anche industriale. La filosofia di Barbara l’ha portata in contatto con decine di produttori appassionati, il cui merito è quello di impiegare ingredienti naturali e tecniche di lavorazione artigianali.
Punto di arrivo è B come Baccalà, negozio e al tempo stesso ecommerce di prodotti tipici e biologici. Nel punto vendita di Ascoli Piceno c’è il meglio di quanto Barbara è riuscita a trovare durante i suoi viaggi in giro per l’Italia, tra un mulino dove l’acqua di sorgente serve a impastare la farina e un vigneto situato nella magnifica Vallata del Tronto. Tra le specialità meritano una segnalazione l’Anisetta, un liquore a base di anice verde prodotto come una volta dalla storica azienda Meletti. La passata di pomodoro è invece di Gioie di Fattoria e contiene solo pomodori biologici e un pizzico di sale. Numerosi anche i prodotti ittici, tra cui la linea d’oro Monti da pesca sostenibile. Ecorì è invece il marchio scelto per le varietà di riso Arborio, Carnaroli, Vialone nano, Venere e Integrale. Una scelta vastissima che piacerà a grandi e piccoli: buon appetito!
Redazione & Digital Marketing

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Specializzato in Web Marketing Turistico, con una forte passione
per la valorizzazione territoriale, del prodotto tipico e dell'enogastronomia Italiana.
Docente Digital Marketing nei corsi FSE della Regione Marche.
Da 25 anni Digital Media Strategist, sviluppatore siti e WebApp.
Progetto animazioni web con HTML5/CreateJs Canvas in Adobe Animate.
Specializzato SEM / SEO e Voice Search SEO. Blogger per:
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