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La nostra bella Italia: da Torino ad Agrigento passando per Roma

L’Italia, si sa, è un paese con tanti difetti e non poche contraddizioni. Una cosa che non le si può rimproverare è però la varietà delle situazioni e dei paesaggi. In Italia non ci si annoia mai e ovunque si vada non si smette di scoprire un particolare che valga la pena di essere fotografato: dai pittoreschi ristoratori del rione Trastevere di Roma alle fatiscenti palafitte della laguna di Chioggia, dalle luci d’artista di Torino alle botteghe artigiane di Firenze, fino alle vedove in eterno lutto della Sicilia. Sarà forse per questo che molti, nonostante le difficoltà, preferiscono rimanere a vivere in Italia, anche dopo aver sperimentato lo stile di vita all’estero. Pochi altri paesi, al di fuori di quelli latini, hanno infatti una tale concentrazione di antinomie, suggestioni, tradizioni, storie e sapori. Non a caso l’Italia rappresentava un tempo la destinazione finale del Grand Tour, un viaggio lungo mesi in cui i giovani aristocratici approfondivano la conoscenza della politica, della cultura e dell’arte dei paesi europei.

Un viaggio che in molti, italiani compresi, dovrebbero concedersi il lusso di compiere, scoprendo o riscoprendo così il significato dell’espressione poetica Bel Paese. Il punto di partenza potrebbe essere ad esempio Torino, prima capitale d’Italia subito dopo l’unificazione. La città, in seguito alle Olimpiadi invernali del 2006, ha vissuto un periodo di particolare vigore, ammodernandosi e diventando un punto di riferimento a livello soprattutto letterario e cinematografico. Simboli da non perdere sono la gigantesca Mole Antonelliana, il magnifico Museo Egizio, le Residenze Sabaude iscritte nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità, ma anche la Basilica di Superga, il Parco del Valentino e l’appuntamento fisso con il mercato del Baloon. Meno ordinata ma altrettanto stimolante è la città di Firenze, capoluogo della Toscana diventata icona del turismo mondiale. Unica pecca, come scriveva Tiziano Terzani, nato e vissuto qui per molti anni, è il suo essersi piegata alle logiche di mercato, per trasformarsi in un’immensa vetrina di prodotti e servizi. Per fortuna c’è ancora spazio per lo stupore, e le scoperte, in special modo dal punto di vista della gastronomia, non mancano mai.

Piacevoli scoperte si possono fare anche in Sicilia, meta che richiede il doppio del tempo per essere visitata, in quanto molti punti di interesse aprono e chiudono quando conviene o a seconda della stagione. L’importante è non perdere la pazienza ed entrare nello spirito giusto: bandita la fretta, vale la pena esplorare i centri storici di Palermo, Agrigento, Catania e Marsala, così come l’Etna, il Parco dei Nebrodi e la celebre Val di Noto. Architettura, natura e cucina sono i tre cardini di qualsiasi viaggio in Sicilia. E poi c’è Roma, vero e proprio specchio delle incoerenze che rendono unica l’Italia. Il traffico è perenne, eppure si spostano tutti in macchina. Il patrimonio monumentale è eccezionale, eppure molti siti sono trascurati. La cittadinanza è formata da un crocevia di popoli, eppure gli episodi di razzismo sono all’ordine del giorno. Al di là di tutto, è però impossibile non innamorarsi dell’atmosfera imperiale della città eterna, dove accade davvero l’inimmaginabile, e dove chiunque, ma proprio chiunque, può sentirsi il re dell’Italia anche solo per un giorno.

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